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Come si calcola lo stipendio netto?

Il calcolo dello stipendio netto di un dipendente richiede diversi passaggi alcuni dei quali differiscono a seconda della regione e del comune di residenza, della composizione dei familiari a carico, del CCNL di appartenenza, di casi speciali, etc. Inoltre, ci sono alcune imposte che vengono pagate solo in alcuni periodi specifici dell'anno. Non è dunque facile calcolare con precisione assoluta quello che sarà lo stipendio netto mensile. Tuttavia, è molto utile avere un'approssimazione ai fini di paragonare offerte di lavoro differenti, o per pianificare i prossimi obiettivi, per cui una precisione assoluta del 100% non è strettamente necessaria.

Durante l'articolo prenderemo un esempio per poter capire meglio come i vari passi vengono applicati nella pratica.

Vuoi solo sapere il tuo stipendio netto senza i vari passaggi?

Punto di partenza: il RAL

Il punto di partenza è il RAL, che sta per Reddito Annuale Lordo. Il RAL è solitamente quello di cui si parla quanto ti viene proposto un contratto di lavoro e non è altro che il reddito del dipendente al lordo dei contributi e delle imposte. Una volta scalati i contributi e le imposte si ottiene il reddito annuale netto. Leggi quest’altro articolo se vuoi sapere di più su cosa è il RAL e cosa invece è il costo azienda.

Secondo i dati del MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze), il reddito medio in Italia per l'anno di imposta 2019, e' stato di 21800 Euro. Usiamo quindi questo come valore di esempio.

Contributi previdenziali

Il primo passo è calcolare quanto del RAL va a finire in contributi previdenziali, ovvero, all'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). A seconda del tipo di contratto può essere calcolato in modo diverso, addirittura alcune categorie potrebbero avere delle casse integrative (verificare).

Nella maggior parte dei casi questo corrisponde a un’aliquota pari al 9.19% (in alcuni casi arriva al 9.49%). Considerando il nostro RAL di riferimento, otteniamo che il sequente valore va a finire in contributi previdenziali:

contributi previdenziali=RALaliquota INPS/100=218009.19/100=2003\text{contributi previdenziali} = \text{RAL} * \text{aliquota INPS} / 100 = 21800 * 9.19 / 100 = 2003

Ciò che rimane, ovvero il RAL sottratto dei contributi previdenziali, viene detto reddito imponibile, ovvero ciò che effettivamente viene tassato:

reddito imponibile=RALcontributi previdenziali=218002003=19797\text{reddito imponibile} = \text{RAL} - \text{contributi previdenziali} = 21800 - 2003 = 19797

Imposta lorda: IRPEF e addizionali

IRPEF

Purtroppo a questo punto si arriva al calcolo delle imposte e si comincia a parlare della famosa IRPEF (Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche). L’IRPEF è un’aliquota progressiva a scaglioni per fasce di reddito. Questo significa semplicemente che per diverse fasce di reddito, ci saranno aliquote diverse. Da sottolineare che l’aliquota viene applicata all'imponibile e non al RAL.

Gli scaglioni sono cinque e le aliquote sono le seguenti:

  • fino a 15000: 23%
  • da 15000.01 a 28000: 27%
  • da 28000.01 a 55000: 38%
  • da 55000.01 a 75000: 41%
  • oltre 75000: 43%

Ogni aliquota si applica solo per la parte di reddito della fascia di appartenenza. Consideriamo un imponibile di 100000 Euro a scopo esemplificativo. In questo caso avremmo:

  • i primi 15000 saranno tassati al 23%
  • i successivi tra 15000 e 28000, per un totale di 13000, saranno tassati al 27%
  • i successivi tra 28000 e 55000, per un totale di 27000, saranno tassati al 38%
  • i successivi tra 55000 e 75000, per un totale di 20000, saranno tassati al 41%
  • i successivi tra 75000 e 100000, per un totale di 25000, saranno tassati al 43%

Quindi in totale otteniamo:

IRPEF=(1500023/100)+(1300027/100)+(2700038/100)++(2000041/100)+(2500043/100)=3450+3510+10260+8200+10750=32660\begin{equation*} \begin{split} \text{IRPEF} &= (15000 * 23 / 100) + (13000 * 27 / 100) + (27000 * 38 / 100) + \\ &+ (20000 * 41 / 100) + (25000 * 43 / 100) \\ &= 3450 + 3510 + 10260 + 8200 + 10750 = 32660 \end{split} \end{equation*}

Proseguendo con il nostro esempio, quindi, con un imponibile di 19797 Euro il calcolo dell'IRPEF avviene come segue:

IRPEF=(1500023/100)+((1979715000)27/100)=3450+1295=4745\begin{equation*} \begin{split} \text{IRPEF} &= (15000 * 23 / 100) + ((19797 - 15000) * 27 / 100) \\ &= 3450 + 1295 = 4745 \end{split} \end{equation*}

Addizionale regionale e addizionale comunale

A questo punto entrano in gioco l'addizionale regionale e l'addizionale comunale. Sia le regioni che i comuni di residenza hanno la facoltà di applicare un'aliquota che anch’essa da applicare all’imponibile. Come anticipato all’inizio, ci sono diversi casi particolari in questa fase di calcolo. Ad esempio ci sono alcune regioni per cui l’aliquota applicata è differente a seconda dei familiari a carico, ci sono alcune regioni che usano meno scaglioni, etc. Per quanto riguarda l’addizionale comunale il ragionamento è del tutto analogo, e puó avere un valore massimo di 0.8% salvo eccezioni, mentre l'addizionale regionale arriva attualmente fino a 3.33%.

Si vedano questi link del MEF per una panoramica dettagliata delle aliquote regionali e comunali:

Per semplicitá, assumiamo di essere residenti in una regione che ha un unico scaglione con aliquota pari a 1.5% e in un comune anch'esso con unico scaglione con aliquota pari a 0.5%. A questo punto otteniamo:

addizionale regionale=imponibile1.5/100=19797/1001.5=297addizionale comunale=imponibile0.5/100=19797/1000.5=99\begin{align*} \text{addizionale regionale} &= \text{imponibile} * 1.5 / 100= 19797 / 100 * 1.5 = 297 \\ \text{addizionale comunale} &= \text{imponibile} * 0.5 / 100 = 19797 / 100 * 0.5 = 99 \end{align*}

Vuoi avere una stima più precisa?

Sommando l'IRPEF precedentementa calcolata con le due addizionali, otteniamo l'imposta lorda:

imposta lorda=IRPEF+addizionale regionale+addizionale comunale=4745+297+99=5141\begin{equation*} \begin{split} \text{imposta lorda} &= \text{IRPEF} + \text{addizionale regionale} + \text{addizionale comunale} \\ &= 4745 + 297 + 99 = 5141 \end{split} \end{equation*}

Come potete vedere, se uno volesse fare un conto "a spanne" potrebbe anche del tutto ignorare l'addizionale comunale ed eventualmente anche quella regionale.

Imposta netta: detrazioni e bonus fiscale

Giunti a questo punto, siamo sopravvissuti alla parte dolente del calcolo. Adesso parliamo delle detrazioni e del bonus fiscale.

Le detrazioni possono essere viste semplicemente come degli “sconti” all’imposta lorda calcolata come spiegato in precedenza. Ne esistono diversi:

  • detrazione lavoro dipendente,
  • detrazione coniuge a carico,
  • detrazione altri familiari a carico

Questi sono i più comuni, poi ce ne possono essere altri particolari come ad esempio la detrazione per rientro cervelli o le detrazioni per spese mediche che vengono però conteggiate in fase di dichiarazione dei redditi. Anche in questo caso possiamo notare come a causa delle detrazioni conteggiate in fase di dichiarazione dei redditi, il netto mensile effettivo non è calcolabile con un'accuratezza assoluta.

Ogni detrazione ha la sua specifica formula per il calcolo, stessa cosa vale per il bonus fiscale. Una volta calcolate possono essere sommate tra loro e sottratte dall’imposta lorda. Il valore così ottenuto è detto imposta netta, ovvero quello che di fatto paghiamo in tasse:

imposta netta=imposta lordadetrazionibonus fiscale\text{imposta netta} = \text{imposta lorda} - \text{detrazioni} - \text{bonus fiscale}

Nel caso in cui il numero ottenuto sia minore o uguale a zero, ciò significa che non ci saranno imposte da pagare.

Tornando al nostro esempio, assumiamo che non ci siano carichi familiari e che l'unica detrazione applicabile sia quella dovuta al lavoro dipendente e che si tratti di un contratto a tempo indeterminato. Se sei interessato ad un approfondimento sulle detrazioni per lavodo dipendente, allora leggi quest’altro articolo. La detrazione si calcola come segue:

detrazione dipendente={1880se imponibile8000978+(90228000imponibile20000)se 8000<imponibile2800097855000imponibile27000se 28000<imponibile550000se imponibile>55000\text{detrazione dipendente} = \begin{cases} 1880 &\text{se } \text{imponibile} \le 8000 \\ 978 + \left(902 * \frac{28000 - \text{imponibile}}{20000}\right) &\text{se } 8000 < \text{imponibile} \le 28000 \\ 978 * \frac{55000 - \text{imponibile}}{27000} &\text{se } 28000 < \text{imponibile} \le 55000 \\ 0 &\text{se } \text{imponibile} > 55000 \end{cases}

Quindi, sempre usando il nostro esempio, abbiamo:

detrazione dipendente=978+(90228000imponibile20000)=978+(902280001979720000)=1348\begin{equation*} \begin{split} \text{detrazione dipendente} &= 978 + \left(902 * \frac{28000 - \text{imponibile}}{20000}\right) \\ &= 978 + \left(902 * \frac{28000 - 19797}{20000}\right) = 1348 \end{split} \end{equation*}

Per adesso ignoriamo come calcolare il bonus fiscale, è sufficiente sapere che anche in questo caso, così come per le altre detrazioni, c'é una formula apposta per poterla calcolare che va al di là dello scopo di questo articolo. Quindi assumiamo che il bonus fiscale sia semplicemente pari a 0. Dunque l'imposta netta nel nostro caso sarà pari a:

imposta netta=imposta lordadetrazionibonus fiscale=514113480=3793\begin{equation*} \begin{split} \text{imposta netta} &= \text{imposta lorda} - \text{detrazioni} - \text{bonus fiscale} \\ &= 5141 - 1348 - 0 = 3793 \end{split} \end{equation*}

Netto annuale e mensile

Siamo finalmente arrivati al tanto desiderato numero finale!

Il netto annuale è semplicemente l’imponibile sottratto dell’imposta netta:

netto annuale=reddito imponibileimposta netta\text{netto annuale} = \text{reddito imponibile} - \text{imposta netta}

A questo punto per ottenere il netto mensile è sufficiente dividire il netto annuale per il numero di mensilità:

netto mensile=netto annuale/mensilitaˋ\text{netto mensile} = \text{netto annuale} / \text{mensilità}

Assumendo nel nostro caso di avere 12 mensilità, otteniamo:

netto mensile=netto annuale/mensilitaˋ=(reddito imponibileimposta netta)/mensilitaˋ=(197973793)/12=1334\begin{equation*} \begin{split} \text{netto mensile} &= \text{netto annuale} / \text{mensilità} \\ &= (\text{reddito imponibile} - \text{imposta netta}) / \text{mensilità} \\ &= (19797 - 3793) / 12 = 1334 \end{split} \end{equation*}

Conclusione

Ricapitolando, per il calcolo dello stipendio netto si parte dal RAL e si eseguono i seguenti passi:

  1. si calcolano i contributi previdenziali e si sottraggono al RAL per ottenenere il reddito imponibile,
  2. si calcola l’imposta lorda, partendo dal reddito imponibile, che include IRPEF e addizionali regionale e comunale,
  3. si calcola l’imposta netta sottraendo a quella lorda le varie detrazioni spettanti e il bonus fiscale,
  4. si ottiene il netto annuale sottraendo l’imposta netta dal reddito imponibile,
  5. infine, si ricava il netto mensile dividendo il netto annuale per il numero di mensilità previste.

Sei curioso adesso di vedere le tue imposte e le tue detrazioni?

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